domenica 12 giugno 2011

Letti...da legare


"LETTI...DA LEGARE"
tratto da unidea di Neil Simon
...e da Confusioni di Alan Ayckbourn

adattamento e regia di
Alberto Mosca
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Un gruppo di persone soggiorna in un lussuoso hotel della capitale. In completo relax, chiacchierano amabilmente raccontando di se stessi, della vita e di
(da Confusioni di A. Ayckbourn)
Interpreti
Flaminia Lombardi
Domenico Tiburzi
Claudia Quattrocchi
Vanni Martini
Sara Caruso
Luigi Mastronardi
Stella Di Giovanni
Marco De Vellis
Eithel Di Tondo

EPISODIO 1
Anniversario di matrimonio
Una stanza di un hotel dove trascorrere il 19° anniversario di matrimonio. Un matrimonio messo in crisi dallinquietudine che colpisce lormai ultraquarantenne marito. La causa? La potete immaginare. Il passare del tempo e unavvenente signorina. Una storia densa di amari momenti di riflessione, tinti da uno humour sottile ed unironia tagliente e sarcastica.
(da unidea di Neil Simon)
Interpreti
Sara Caruso
Luigi Mastronardi
Stella Di Giovanni
Vanni Martini

EPISODIO 2
Addio al celibato
Alla vigilia del matrimonio unaccidentale imprevisto colpisce i due futuri sposi. Una serie di peripezie attendono limprudente promesso sposo allarrivo della stravagante, ormai prossima, mogliettina. Anche perché loggetto del contendere sembra essere un tantino ingombrante Un cocktail di genuine risate, nel contesto di uninnocente quanto avventata goliardica evenienza.
(da unidea di Neil Simon)
Interpreti
Marco De Vellis
Eithel Di Tondo
Stella Di Giovanni

EPISODIO 3
Il padre della sposa
Come fare quando vostra figlia, a pochi minuti dal convolare a felici nozze, decide istericamente di non volersi più sposare? Chiedete la soluzione ai due malcapitati genitori. Forse loro sapranno darvi la risposta giusta. Forse Unesilarante episodio, ricco di spunti comici e disastrosi.
(da unidea di Neil Simon)
Interpreti
Flaminia Lombardi
Domenico Tiburzi
Claudia Quattrocchi
Vanni Martini

Assistente alla regia: Valeria Persechino
Coreografie: Antonio Melissa
Scenografie: Vita Sette
Ufficio stampa: Mary Ferrara

lunedì 4 aprile 2011

martedì 22 marzo 2011

"Una volta nella vita"


DOPO I SUCCESSI CHE STA RISCUOTENDO IN TUTTA ITALIA

ARRIVA AL TEATRO COMUNALE DI VEROLI (FROSINONE)

"UNA VOLTA NELLA VITA"
...di G.Clementi - regia:F.Tosti

con
Alessio Chiodini - Luigi Mastronardi - Luca Cappelli - Greta Toldo - Sara Caruso

La Storia:

E’ una commedia di Gianni Clementi, diretta da Francesco Tosti. L’interpretazione è affidata a Alessio Chiodini, con Luigi Mastronardi, Luca Cappelli, Greta Toldo e con Sara Caruso.

Cos’hanno in comune un piccolo rapinatore romano, un bancario logorroico, un mago toscano da quattro soldi e una strana ragazza misteriosa?
Assolutamente nulla se non una piccolissima cosa: sono tutti MORTI!!!
Sì, siamo in un obitorio e quattro cadaveri sono sotto le lenzuola, tutti si svegliano e tutti vogliono scappare da quel posto convinti di non essere quello che sono.
I morti litigano, fanno pace, provano una seduta spiritica, tentano di rubare una macchina, tentano di capire come sono finiti in quel posto ma soprattutto fanno ridere.
Si ride della morte, si ride della vita che fu e si trova anche il tempo di commuoversi. A loro si aggiunge una portantina dell’obitorio che tra un colpo di tenaglia ed una spazzata a terra ha uno svenimento mortale.

Ritmi serrati, battute dirompenti, momenti di vera poesia per una delle commedie più originali degli ultimi anni, in cui il pubblico s’innamorerà di questi poveri “disgraziati” rimasti “nudi” sotto le lenzuola.

venerdì 18 gennaio 2008

book

mercoledì 9 gennaio 2008

martedì 27 marzo 2007

Presentazione music box

articolo music box

Sul set...

Un pò prima di girare.Io cameriera un pò scazzata e sexy...

venerdì 2 marzo 2007

SIMONE CRISTICCHI...



Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare